Prove INVALSI
1) OBBLIGATORIE le Prove Invalsi?
Questo è un falso problema posto da chi vuol far passare lo svolgimento delle Prove nelle scuole a carico dei docenti. La legge n° 53/2003 ha introdotto l’istituto dell’INVALSI e Ministro Fioroni con la legge n° 176/2007 ha aggiunto alle prove d’esame della terza media una prova a livello nazionale appunto preparata dall’INVALSI. E’ l’INVALSI che deve organizzarsi per svolgere le prove, l’obbligo non riguarda i docenti e le scuole.
2) Pertanto è ILLEGGITIMA la NOTA del MIUR n°3813 del
30/12/2010 sulle procedure per lo svolgimento delle Prove INVALSI.
Infatti, il MIUR interviene con atti amministrativi su questioni che devono
essere affrontate in sede legislativa o contrattuale.
Tale nota è stata impugnata dai COBAS al TAR del Lazio.
Gli aspetti illegittimi riguardano:
– Quando e dove si fanno le prove:
nelle scuole statali e paritarie i giorni 10,11,12 e 13 maggio 2011, durante le
attività didattiche, in contrasto con l’art. 7, comma 2, del Testo Unico sulla
Scuola D. Lgs. n°297 16/4/1994 e il DPR n°275 8/3/1999 sull’Autonomia
scolastica. Solo se si esprime favorevolmente il C. D. possono essere effettuate
le prove. Inoltre occorre la delibera del C. d. I. per essere inserite nel P O F.
Si può considerare anche l’ipotesi di sospendere le attività didattiche per dare
spazio alle prove, in questo caso interviene il C d I. Le prove vanno effettuate
fuori dall’orario curriculare per non coinvolgere C. D. e C. d. I.
– Chi è coinvolto a svolgere le prove:
secondo la nota Miur somministrare e correggere le prove spetta ai docenti.
Questo contrasta con il contratto nazionale di lavoro che non prevede tra le
mansioni degli insegnanti tali obblighi. La somministrazione delle prove e la
loro correzione spetta al personale dell’INVALSI. Si può vedere la circolare
n°15 del 7/3/2011 del USR Piemonte che affronta tale argomento. Nell’ipotesi
di lavoro straordinario, si deve capire con quali fondi pagare i docenti, perché
non si può attingere al Fondo d’Istituto, destinato ai progetti della scuola.
Questo lavoro non può essere in alcun caso imposto ai docenti.
ho sentito poche proteste in giro sulle prove Invalsi, eccetto un lamento infinito e sconsolato per la somministrazione e correzione gratuita delle stesse. Ore e ore. Le colleghe che se ne sono occupate dicono che molte domande di italiano, storia, matematica, fisica sono assurde quando proposte ad una seconda dell’IPSIA come la nostra (“A. Mattioni” di Cividale). I nostri allievi non possono sapere le stesse cose dei licei o dei tecnici, il che rende le prove inadatte. L’unica cosa mi sembra sia rifiutarle in sede di collegio docenti.. ma i dirigenti spingono e nessuno l’ha fatto. E perchè si parla delle sperimentazioni ipocrite per Costituzione e Cittadinanza? E la questione della verifica delle competenze che prenderà sempre più corpo non è un ulteriore impegno superfluo?
A SCUOLA E’ COMPARSA LA CIRCOLARE CHE INDICA COME ENTRO LUNEDI’ 16 MAGGIO SIA TASSATIVO CORREGGERE LE PROVE, SENZA INDICARE I NOMI DI CHI LO DEVE FARE. POSSO RIFIUTARMI DI CORREGGERLE?
la correzione delle prove invalsi è attività aggiuntiva (che deve come tale essere compensata a parte) di conseguenza non può essere considerata obbligatoria